Novembre può essere un mese adatto alla potatura, anche se dipende dalle condizioni climatiche. Non in tutte le zone è opportuno tagliare i rami in questi mesi.
La potatura di produzione di un albero da frutto dovrebbe essere effettuata durante il suo riposo vegetativo, quando cioè la pianta è ferma e non emette nuove gemme. La fase di riposo coincide con l’arrivo del freddo invernale, che può iniziare già durante il mese di novembre. Prima di potare bisogna però verificare che effettivamente la pianta abbia cessato di vegetare.
Il secondo motivo per cui in alcune zone è meglio evitare la potatura autunnale di novembre e si aspetta piuttosto i mesi di gennaio e febbraio è il freddo intenso. Bisogna infatti evitare di sottoporre al gelo i rami appena tagliati: il taglio fresco infatti potrebbe patire un inverno rigido e danneggiare la pianta. Quindi dove l’inverno vede temperature particolarmente basse si consiglia di aspettare che si avvicini la primavera e quindi non intervenire a novembre.
Un tipo di intervento di potatura che invece si realizza in ogni caso è quello che mira a rimuovere parti malate della pianta, oppure danneggiate da eventi atmosferici e parassiti, come rami spezzati. In questi casi la potatura si fa in qualsiasi condizione climatica.
Le piante che si potano tra novembre e dicembre sono soprattutto quelle più resistenti al gelo, come il melo e il pero. Altre piante come agrumi, ciliegio e olivo è meglio aspettare.
Susino e noce sono alberi che si potano dopo la raccolta, tra settembre e novembre a seconda della varietà, siccome queste piante tollerano male i tagli bisogna intervenire con parsimonia.
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