Coltivazione biologica non vuol dire rinunciare a difendere le piante del frutteto dagli insetti o permettere che siano affette da malattie. Semplicemente si tratta di evitare l’uso di prodotti chimici nocivi, intervenendo con trattamenti naturali e puntando soprattutto sulla prevenzione.
Nel frutteto biologico è fondamentale saper riconoscere i problemi delle piante, in modo da poter intervenire con tempestività. I prodotti consentiti dall’agricoltura biologica sono efficaci soprattutto se usati in modo preventivo o per stroncare sul nascere le avversità.
Problemi del frutteto
Prevenzione dei problemi
Per coltivare con metodi biologici è fondamentale agire in modo da prevenire le avversità piuttosto che doverle combattere.
La creazione di un ambiente fertile ed equilibrato, con un terreno ben nutrito e drenante, la presenza di insetti utili e una grande ricchezza di biodiversità vegetale è il punto cardine nell’evitare problemi agli alberi da frutto. Questo consente di evitare di dover ricorrere a trattamenti chimici e poter coltivare con metodi naturali.
Altra importante prevenzione è la cura nei lavori di potatura: fare sempre tagli netti e precisi, disinfettando gli attrezzi ed evitando ogni lesione inutile alla corteccia dell’albero. Moltissime malattie si propagano proprio per colpa di cesoie sporche o infette.
Malattie delle piante
Gli alberi da frutto, come le persone e gli animali possono ammalarsi. I principali problemi del frutteto sono di natura fungina, ossia trasmessi da spore, ma anche virus e batteri possono aggredire le cellule delle piante. Nella sezione dedicata alle malattie del frutteto si esaminano una a una le principali problematiche.
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Metodo biologico, lotta integrata e coltivazione naturale
L’agricoltura biologica è il metodo di coltivazione che rifiuta tutti i prodotti di sintesi chimica. La lotta integrata invece è una pratica di difesa delle piante che vuole ridurre l’uso di fitofarmaci, sfruttando insetti utili, predatori naturali, trappole e altri metodi alternativi. Ci sono poi diverse pratiche agricole nel solco dell’agricoltura organica che propongono di non usare chimica, come la biodinamica e la permacultura. Questi metodi sono più rigidi del biologico tradizionale perché evitano nella maggior parte dei casi ogni prodotto tossico, compresi quelli consentiti dal regolamento del bio.
Insetti e parassiti
Gli insetti possono attaccare le nostre piante, in particolare andando a rovinare i frutti e spesso anche trasmettendo malattie. Ditteri e lepidotteri sono le tipologie che si incontrano più frequentemente, nella sezione dedicata agli insetti nocivi si impara a riconoscere e a combattere gli attacchi dei parassiti al frutteto.
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Strumenti di difesa naturali
Per difendersi dalle avversità ci sono molti modi a disposizione di chi pratica agricoltura biologica. Esistono una serie di trattamenti che sono consentiti dalla coltivazione bio perché di origine naturale, ad esempio prodotti anticrittogamici a base di zolfo e rame oppure insetticidi come piretro e spinosad. Alcuni di questi metodi sono comunque tossici, anche se meno di altri trattamenti.
Si possono usare anche altre tecniche che non impattano sull’ambiente, come le trappole per la cattura (con esche sessuali oppure alimentari), la lotta biologica inserendo insetti utili o spore di funghi, oppure i macerati vegetali.
I più utilizzati anticrittogamici biologici:
- Ossicloruro di rame
- Poltiglia bordolese
- Solfato di rame
- Zolfo bagnabile
- Polisolfuro di calcio
- Bicarbonato di potassio
I più utilizzati insetticidi biologici:
- Piretro
- Azadiractina
- Spinosad
- Bacillus thuringiensis
- Sapone molle di potassio
- Olio bianco
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