Il mese di dicembre è il primo del periodo invernale, le temperature rigide in corso lo rendono un momento poco adatto alle potature, in particolare per chi ha alberi da frutto al nord o in montagna.
La maggior parte delle piante del frutteto in questo periodo entrano in riposo vegetativo, a seguito dei mesi di raccolta e riprenderanno vigore in primavera. Generalmente è meglio aspettare febbraio per effettuare i lavori di potatura.
Cosa potare a dicembre
Ci sono alcune piante che resistono meglio di altre e possono essere potate anche a dicembre. E’ il caso del melo, del pero e del mandorlo, in particolare se hanno portinnesti radicati bene e non nanizzanti. Ovviamente chi coltiva queste piante in montagna o in zone particolarmente fredde dovrà comunque aspettare.
Il miglior periodo per potare è durante il riposo vegetativo dell’albero ma verso la fine della stagione invernale, per cui la fine di febbraio. Le potature di dicembre si fanno in particolare quando si ha un frutteto di buone dimensioni e non si riesce a gestire l’intero lavoro a febbraio. Si può in questo caso decidere di partire prima a tagliare, soprattutto per le piante drupacee e pomacee (a esclusione di susino e ciliegio che sono piante particolarmente delicate su questo aspetto).
Un altro tipo di potatura che capita di dover fare a dicembre è quella “d’emergenza”: se sono previste nevicate conviene monitorare il frutteto. Se si riscontrano piante con rami instabili o secchi meglio tagliarli prima che arrivi la neve e ne provochi il crollo. Un ramo che si rompe male può far danni e strappare la corteccia, lesionando la pianta e favorendo malattie. Meglio quindi intervenire preventivamente con un taglio pulito.


potare il susino





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