Nella coltivazione di vigne, oliveti e frutteti in generale si pone la questione di come gestire il terreno intorno alle piante. Ci sono diversi approcci: c’è chi lavora il suolo con periodiche fresature, e chi lascia che cresca dell’erba a coprire gli spazi tra i filari.
In agricoltura biologica in genere si preferisce favorire la vegetazione, piuttosto che lasciare terreno scoperto, possiamo anche seminare specie migliorative tappezzanti (cover crops).
L’inerbimento controllato ha molti vantaggi e per questo è il tipo di gestione consigliato, il taglio dell’erba si può fare con la classica trinciasarmenti, ma anche con maneggevoli trattorini a raggio zero, che garantiscono un lavoro piacevole esteticamente e uno sminuzzamento fine dell’erba.
Perché evitare il terreno nudo
Lasciare un terreno nudo, praticando lavorazioni interfilare invasive, ad esempio una frequente fresatura, comporta una serie di svantaggi.
- Impoverisce il suolo di sostanza organica.
- Sfavorisce la presenza di microrganismi utili, comportando una perdita di fertilità biologica del terreno.
- Lascia la terra esposta agli agenti atmosferici, che finiscono per compattarla.
- Un regolare e frequente passaggio di fresa porta alla formazione di una suola di lavorazione che risulta negativa per il drenaggio dell’acqua.
- La fresatura comporta maggior lavoro rispetto al taglio periodico dell’erba.
In contesti di pendenza, molto frequenti nei vigneti, c’è anche da considerare l’erosione che può essere un problema serio, provocando dissesti e piccole frane, un suolo inerbito ha certamente una maggior tenuta.
L’erba nel frutteto ha poi anche un valore estetico che può diventare importante in contesti di agriturismo o di frutteto giardino.
Il taglio dell’erba nel frutteto
Un buon inerbimento controllato prevede di tagliare l’erba periodicamente, in modo da non avere il prato incolto e da poter sminuzzare le foglie nel momento del taglio (mulching).
Bisogna intervenire quando le piante hanno un’altezza corretta per i nostri scopi, questo può variare in relazione alla specie.
Si può tagliare l’erba con una trinciasarmenti, attrezzo diffuso in varie dimensioni, ne esistono anche di applicabili ai motocoltivatori, molto adatte a passare interfila dove macchine di grande dimensione non passano.
Molto interessante considerare l’impiego di trattorini con taglio mulching, che fanno un lavoro più pulito della trincia, oltre a essere sensibilmente più comodi e veloci. Cub Cadet produce trattorini maneggevoli, in grado di girare a raggio zero, che non hanno difficoltà a passare tra i filari di vigneti e oliveti.
La soluzione del trattorino è particolarmente interessante per agriturismi o cantine con vigna, dove la resa estetica del taglio permette di creare un ambiente piacevole per gli ospiti.
Dal punto di vista tecnico il mulching. studiato per i prati di giardino è ottimale perché l’erba tagliata viene sminuzzata finemente e restituita al suolo in modo che si degradi e possa riportare sostanza organica disponibile.
Erba spontanea o seminata
Possiamo decidere di lasciare un inerbimento spontaneo, limitandoci a sfalciare periodicamente l’erba tra le piante fruttifere.
In alternativa si può creare un inerbimento con piante selezionate per le loro caratteristiche. Si chiamano colture di copertura (cover crops) ed è preferibile, visto che la scelta ci permette di selezionare erba positiva e non troppo competitiva per i nostri alberi.
Cover crops
Se decidiamo di seminare per l’inerbimento ci serviranno piante in grado di tappezzare bene il suolo, allo scopo di coprirlo e limitare la presenza di altre specie invasive.
Gli scopi della nostra copertura del manto erboso nel vigneto o nel frutteto possono essere due:
- Aumentare la resistenza al calpestamento del prato, in particolare questo diventa prezioso dove si passa tra i filari spesso con trattori e mezzi meccanici. In questo sono molto utili piante graminacee come festuca, loietto, poa pratensis.
- Rigenerare il terreno. In questo sono utili specie leguminose, che fissano azoto, come ad esempio veccia, favino e trifoglio.
Esistono anche mix per sovesci e inerbimenti che contengono varie piante, anche le specie crucifere con le loro radici fittonanti hanno un’utilità nel miscuglio di semi, ad esempio si usa spesso la senape bianca.
Allo sfalcio è molto utile lo sminuzzamento delle parti vegetali, che permette una loro rapida degradazione. In questo i trattorini con lame mulching fanno un lavoro ottimale.
Il sovescio
Il sovescio è una pratica simile all’inerbimento, perché si semina un mix di colture e lo si sfalcia, comporta di però interrare i residui vegetali dopo lo sfalcio, in modo che la sostanza organica venga incorporata al suolo.
Periodicamente possiamo scegliere di fare un sovescio, in genere si fa una semina autunnale, sfruttando periodi in cui l’erba cresce lentamente.
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