La coltivazione del nocciolo è particolarmente interessante, perché questa frutta a guscio viene utilizzata particolarmente nell’industria dolciaria e ha quindi una richiesta molto alta.

Che mondo sarebbe senza nocciole?” Possiamo facilmente mutare lo slogan della celebre crema spalmabile al cioccolato, visto che la Nutella non si potrebbe fare senza la nocciola, come vari altri cioccolatini.

In Italia troviamo noccioli spontanei nei boschi, ma i noccioleti sono molto diffusi anche come coltura da reddito. Il nostro paese è uno dei maggiori produttori di nocciole al mondo e la nocciola piemontese è conosciuta a livello internazionale per la sua qualità.

L’albero resiste bene al freddo e si presta all’agricoltura dell’Italia Settentrionale. Oltre alle Langhe troviamo noccioleti in tutta Italia, in particolare sulle colline della Toscana, nel Lazio, in Campania e nella pianura padana dell’Emilia.

nocciole sul ramo

Guide sulla coltivazione delle nocciole

parassiti della nocciola

Insetti parassiti del noccioleto

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Ecco i principali insetti dannosi all'albero di nocciole, con tutte le indicazioni per riconoscerli, prevenirli e constrarli con metodi biologici.
nocciolo

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cespuglio di nocciole

Potare il nocciolo: una guida

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Il nocciolo è un arbusto che tende a svilupparsi intricato e cespuglioso, è importante una potatura che sappia disciplinarlo e renderlo ordinato. Ecco una guida su come e quando intervenire.

L’albero di nocciole

Il nocciolo è una pianta appartenente alla famiglia delle betulaceae, il suo nome “tecnico” è Corylus avellanaSi tratta di un arbusto caratterizzato da fusti sottili e foglie ovali e seghettate, che cadono con l’autunno. Lasciato a sé stesso l’albero di nocciole tende a formare cespugli impenetrabili che si sviluppano in altezza, fino a superare i cinque o sei metri dal suolo.

La fioritura di quest’albero vede una distinzione tra fiori femminili e fiori maschili, si tratta quindi di una specie monoica. Una stessa pianta ospita i fiori di entrambi i sessi ma la maggior parte delle varietà di nocciolo ha esemplari autosterili: il fiore femminile non può essere fecondato dal polline del fiore della stessa varietà. Questa è un’informazione fondamentale per chi vuole iniziare una coltivazione, visto che è necessario avere un albero impollinatore. Se ci si limita a piantare un nocciolo non si avrà nessun raccolto.

Il fiore femminile ha delle gemme con ciuffetti rossi che servono a ricevere il polline: gli stimmi, il fiore maschile invece è una sorta di spiga appesa ai rami.

Il frutto dell’albero è la nocciola, quando è acerba la vediamo verde, in mazzetti di tre o quattro. Con la maturazione si caratterizza per una scorza dura e legnosa di un deciso color marrone, in cui è contenuto il seme, che è la parte che si consuma.

Terreno e clima adatti al nocciolo

Per il noccioleto serve un terreno ricco e un clima privo di sbalzi di temperatura, sono ottime le zone collinari.

Se si vuole piantare un nocciolo conviene scegliere una posizione esposta al sole o solo parzialmente ombreggiata, che sia abbastanza riparata dal vento.

Esigenze del suolo

Il nocciolo idealmente vuole una terra sciolta, profonda, ricca di sostanza organica e con una buona capacità di trattenere l’umidità. Il ph ideale è intorno ai 7, quindi neutro.

Il ristagno idrico provoca marciumi radicali e in generale problemi di natura fungina. Se c’è troppo calcare la pianta di nocciole trova difficoltà nell’assorbire il ferro dal terreno e può incorrere in ingiallimento fogliare.

Il clima adatto

Il nocciolo non è un albero adatto a zone particolarmente calde, soffre molto le temperature alte prolungate. Questa pianta invece non teme il freddo, anche se creano problemi gli sbalzi climatici, visto che il suo processo di impollinazione è lungo e delicato.

Temperature inferiori ai dieci gradi sotto zero possono dare problemi durante la fioritura.

Piantare il nocciolo

La coltivazione inizia con l’impianto dell’albero di nocciole, operazione abbastanza semplice da effettuare, sfruttando la vigoria vegetativa di questo tipo di pianta.

Come si mette a dimora

La messa a dimora del nocciolo si effettua in genere durante il riposo vegetativo della pianta, da ottobre a marzo. L’ideale è evitare i periodi di maggior freddo e le giornate eccessivamente umide o piovose.

Per piantare l’alberello di nocciole si scava una buca che abbia almeno mezzo metro sia per diametro che per profondità. La pianta a radice nuda deve essere immersa in una poltiglia di fango e letame che possa attivare al meglio le radici (inzaffardatura). Si mette poi nella buca in modo che il colletto sia appena sopra al livello del suolo.

La terra di risulta si riutilizza per colmare il buco attorno alle radici della pianta, eventualmente si può miscelare letame maturo negli ultimi 30 centimetri di profondità. La terra deve essere poi compattata un poco e non bisogna scordarsi di innaffiare il giovane alberello.

Riprodurre la pianta

Il nocciolo può essere riprodotto da seme, ma questo implica necessariamente un incrocio tra le varietà, visto che la pianta è monoica. Per questo se si vuole avere piante con caratteristiche determinate è utile propagare l’albero con altri metodi.

Si può farlo per propaggine e per talea, oppure tramite partizione dei polloni basali. Quest’ultimo metodo sfrutta la grande capacità pollonifera del nocciolo ed è quello più semplice da realizzare.

Avversità: parassiti e malattie

Se si vuole coltivare il nocciolo con metodo biologico è fondamentale conoscere le possibili avversità, in modo da poterle possibilmente prevenire o comunque contrastare per tempo.

Malattie del nocciolo

Tra le possibili patologie del noccioleto le più frequenti sono il marciume radicale, il mal dello stacco, il cancro rameale, il cancro batterico e la gleosporiosi.

Per conoscere meglio i possibili problemi andiamo ad approfondirli uno a uno.

mal dello stacco
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Mal dello stacco: come difendere il nocciolo

Quando il nocciolo presenta tacche sulla corteccia che sudano una gomma di colore rosso è di mal dello stacco. Vediamo come riconoscere, prevenire e contrastare questa patologia senza ricorrere a fungicidi tossici.

Parassiti del nocciolo

Il nocciolo è soggetto a diversi parassiti: il minuscolo acaro chiamato eriofide galligeno che infesta le gemme, le cimici che pungono le nocciole in via di formazione, l’agrilo e il balanino.

Possiamo approfondire i nemici di questa pianta scoprendo uno a uno quali sono.

Coltivazione del nocciolo

L’albero delle nocciole non è particolarmente difficile da coltivare ma richiede alcune accortezze, in particolare bisogna disciplinare l’arbusto con potature puntuali, per evitare che si trasformi in un impenetrabile intrico di fusti poco produttivi.

Possiamo decidere sia di coltivare nocciole per uso famigliare, che impiantare un noccioleto professionale. Il nocciolo infatti viene elencato oggi tra le più interessanti colture da reddito.

Forme di allevamento

Il nocciolo viene prevalentemente allevato a cespuglio o a vaso cespugliato, soprattutto per la natura pollonifera della maggior parte dei cultivar utilizzati.

In alternativa si può gestire anche ad alberello, avendo cura di non farlo sviluppare oltre i quattro metri di altezza.

La concimazione

Come praticamente tutte le colture perenni anche l’albero di nocciole è bene che venga concimato annualmente, in modo da garantire la presenza di sostanza organica ed elementi nutritivi alla pianta.

Nella coltivazione biologica si può usare letame o compost maturo oppure humus di lombrico.

Irrigazione

Il noccioleto non è necessariamente una coltura da irrigare: in Piemonte tradizionalmente si riesce a coltivare nocciole anche senza predisporre irrigazione. Tuttavia un impianto di irrigazione a goccia che regolarizza l’apporto di acqua all’albero può essere molto positivo e incrementare la produzione fruttifera. Se gli esemplari adulti sopravvivono anche senza apporto d’acqua sulle piantine giovani è importante bagnare regolarmente.

Impollinazione

Come dicevamo molte varietà di nocciolo non si autofecondano e richiedono la presenza di impollinatori. Per questo è utile inserire nel noccioleto una varietà che abbia una fioritura maschile lunga e costante. In alternativa bisogna abbinare le varietà in modo che siano presenti fiori maschili sia precoci che tardivi.

Come potare

Il nocciolo è un albero caratterizzato dalla grande esuberanza nel produrre polloni basali. Per questo motivo se lasciato a sé stesso tende a creare un intricato cespuglio fatto dai tanti sottilissimi fusti che caccia. La potatura si esegue dopo la caduta delle foglie e prima che inizi la fioritura e ha lo scopo primario di disciplinare questa crescita. Si procede selezionando quattro o cinque fusti principali di età abbastanza giovane (tra i tre e i cinque anni), su cui l’albero concentrerà la produzione. Si può approfondire il discorso leggendo l’articolo su come si pota il nocciolo, anche se difficilmente si impara a potare leggendo: bisogna provare.

Abbruttimento del nocciolo

L’abbruttimento è una tecnica che serve a infoltire la chioma e a stimolare i fiori femminili. Consiste nello spezzare i rami laterali di un anno più vigorosi, si lascia il pezzo di ramo semi staccato. Bisogna farlo tra luglio e agosto, mentre in inverno si taglierà il ramo eliminando la parte spezzata.

Raccogliere le nocciole

L’Italia è uno dei principali produttori di nocciole al mondo, in particolare in provincia di Cuneo si tratta della principale attività agricola, insieme alla vigna. Il momento del raccolto durante la stagione autunnale è quello in cui vengono ripagati tutti gli sforzi di coltivazione. Consiglio di approfondire l’argomento leggendo l’articolo sulla raccolta delle nocciole.

Periodo di raccolta. Il nocciolo fiorisce a fine inverno, si impollina in genere a febbraio e da qui inizia un lunghissimo processo di maturazione, che si conclude tra fine agosto e settembre.

Produttività dell’albero. L’albero di nocciole inizia a produrre dopo i quattro anni di età, prima dei dieci si trova nel culmine della sua efficienza. Si tratta di un albero longevo, che se viene gestito bene con nutrimento e potatura può fruttificare per decenni.

Le operazioni di raccolta. Le nocciole vanno colte una volta che la maturazione è completata. Quando il frutto matura del tutto si stacca e cade per terra da solo, per questo le nocciole si raccolgono direttamente dal suolo. Nel noccioleto si effettua scuotendo i rami e poi passando a terra, esistono anche appositi aspiratori in grado di scartare foglie e rametti. Per i piccoli coltivatori ci sono anche attrezzi manuali specifici. Per ottenere frutta a guscio di buona qualità bisogna cogliere subito, senza aspettare che l’umidità del terreno deteriori le nocciole.

Essiccazione delle nocciole. Dopo aver colto i frutti devono essere essiccati, basta stenderle al sole per una settimana oppure usare un essiccatore apposito. In ogni caso non devono cuocere.

Varietà di nocciola coltivate

Le varietà di nocciola coltivata sono diverse, impossibile elencarle in questa sede. Nella scelta di varietà è importante segnalare di avere l’attenzione all’impollinazione, combinando la presenza di nocciole precoci e di tardive, in modo tale da avere presenza di fiori maschili costante.

Le nocciole italiane, in particolare piemontesi, sono molto rinomate. Ecco tre varietà famose e ricercate:

  • Nocciola tonda delle Langhe, o tonda gentile delle Lanche. Questa varietà è diffusa oltre il piemonte, perché è richiestissima in pasticceria, ha forma sferica e fioritura tardiva.
  • Nocciola tonda di Giffoni. Varietà salernitana molto pregiata.
  • Nocciola gentile romana. Cultivar produttivo con frutti di bella pezzatura, che consentono un raccolto soddisfacente in particolare in termini quantitativi.
2 commenti
  1. Vincenza Misuraca
    Vincenza Misuraca dice:

    Io ho un noccioleto sulle Madonie a 900 metri di altitudine. Qui è uso passare la motozappa due volte l’anno. Io volevo sapere se è corretto e se è sì in quale periodo dell’anno farlo. Grazie

    Rispondi
    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      Ciao Vincenza, passare tra le piante del noccioleto con la motozappa è un metodo di lavorazione del terreno, non c’è una regola precisa su periodo e numero di passaggi. Dipende da come è strutturato il tuo terreno, ti consiglio di osservare quello che fanno i tuoi vicini, probabilmente hanno un suolo simile al tuo, e magari di chiedere una consulenza a un agronomo. Una risposta data a distanza senza aver visto il noccioleto sarebbe azzardata.

      Rispondi

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