Il fico che viene coltivato (ficus carica) è un albero robusto e rustico, abbastanza longevo e molto poco soggetto ad ammalarsi. Per questo può essere un’ottima opzione per un frutteto biologico.
La pianta fa parte della famiglia delle moracee e raggiunge ottime dimensioni, arrivando anche a 6-7 metri di altezza.
I fichi sono frutti conosciuti e rinomati da millenni, si tratta di un frutto dolce e zuccherino, i suoi semini sono così piccoli che non infastidiscono mangiandolo, anche se sono una moltitudine. Botanicamente parlando in realtà il fico è un falso frutto, i frutti veri e propri sarebbero i suoi piccoli semi. Dopo il raccolto i fichi durano poco ma possono essere seccati con ottimi risultati.
Coltivare il fico: guide e consigli
Terreno e clima indicati al fico
Le piante di fico sono tra gli alberi da frutto una delle specie più adattabili in termini di resistenza al caldo e al freddo, può vivere un po’ in tutta Italia, eccetto in altura sulle montagne. Richiede uno spazio in pieno sole.
Anche come terreno si tratta di una pianta poco esigente, che può stare in qualsiasi tipo di suolo, ad eccezione di quelli che hanno ristagno d’acqua frequente.
Come piantare un fico
Il fico è una pianta di incredibile vitalità, capace di attecchire facilmente dopo il trapianto e di generare nuovi alberelli a partire dalla talea. Per questo non è per niente difficile mettere nel giardino o in frutteto questo albero.
Il periodo giusto in cui piantare è l’inverno, tra novembre e febbraio. Dove fa molto freddo meglio optare per un trapianto tra febbraio e marzo, appena il terreno si sgela ma prima che la pianta cominci la sua attività vegetativa primaverile.
Nel mettere una pianta di fico in giardino o in un contesto di frutteto bisogna ricordarsi che si tratta di un albero in grado di crescere molto, conviene lasciare almeno 5 metri dalle case.
Riproduzione della pianta per talea
Il miglior modo per ottenere una nuova pianta di fico è procedere per talea, a partire da un ramo di pianta esistente, oppure ancora più semplicemente scalzando un pollone basale. In questo modo la pianta che si ottiene risulta clone in tutto dell’albero madre. Potete leggere meglio come fare nell’articolo sulla talea di fico.
La messa a dimora
Chi vuole mettere in campo un fico deve per prima cosa scavare la buca, si consiglia di farla grande almeno 60 cm di diametro, fonda altrettanto. Nella buca si metterà la piantina a radice nuda, ed eventualmente un po’ di concime, ma senza esagerare.
Sistemato l’alberello si ricopre di terra, compattando bene il suolo alla base della piantina perché il terriccio aderisca bene alle radici. Bisogna poi irrigare con abbondanza e continuare poi a farlo regolarmente.
Il fico in giardino
Il fico è una bella pianta, che se viene gestita in modo ordinato con una regolare potatura non sfigura in giardino e si presta a contesti ornamentali. Il suo fascino sta nelle grandi foglie, dalla forma caratteristica, a differenza di altre fruttifere però non ha una fioritura spettacolare e anche i frutti non aggiungono valore decorativo.
Il periodo del raccolto rende anzi meno vivibile il giardino, visto che i fichi troppo maturi possono cadere a terra copiosi e la loro presenza attrae molte vespe e calabroni. Alcune attenzioni, come il trappolaggio dei calabroni, possono tuttavia ovviare a questi problemi.
Avversità dell’albero di fichi
Coltivare il fico con metodo biologico non è molto difficile: le malattie di quest’albero sono abbastanza rare. Più frequenti invece gli attacchi di insetti e di animali, spesso attratti dai frutti zuccherini.
Le malattie
In genere a evitare malattie funginee quali antracnosi, ruggine o botrite basta una buona coltivazione, in particolare riguardo la gestione del suolo, che non deve restare fradicio di acqua.
Insetti e predatori
Alcuni uccelli amano banchettare con i fichi, direttamente dall’albero, sono i peggiori predatori di questa pianta, oltre ai calabroni e alla mosca della frutta. Alla pianta danno poi fastidio la cocciniglia, la psilla del fico e la tignola.
Come si coltiva il fico
Questa pianta moracea si coltiva in modo molto semplice, con poche cure: si accontenta di pochissimo dal terreno e quindi la concimazione può essere sporadica.
Le radici del fico sono molto profonde, ragion per cui non serve irrigare, salvo mesi di siccità estrema oppure nel primo anno di vita in cui la pianta giovane non ha ancora radicato a fondo.
La potatura
Il fico viene generalmente allevato a vaso, in forma abbastanza libera. La prima cosa da fare potando questo albero è preservarne la dimensione e disciplinare la chioma, sfoltendo eventuali incroci di rami. Bisogna anche pulire da rami secchi e durante tutta la coltivazione eliminare polloni basali.
Il raccolto dei fichi
La pianta produce in genere in due momenti dell’anno, regalando diversi tipi di fico nei vari periodi. Si tratta in genere di alberi molto produttivi, che ogni anno danno grandi soddisfazioni, senza le alternanze di produzione che caratterizzano altre specie fruttifere.
In primavera si raccolgono i fioroni, fichi di ottima qualità che aprono la stagione del raccolto.
Durante l’estate o più spesso in settembre arrivano poi i fichi forniti, dalle gemme primaverili.
In zone calde si può avere una terza fioritura nei mesi autunnali.