Il nocciolo è una pianta particolarmente vivace nell’emettere polloni basali, tanto da trasformarsi rapidamente in un cespuglio intricato se viene lasciata senza cure. Per questo è molto importante potarla almeno una volta all’anno, in modo da mantenere l’albero produttivo e funzionale al raccolto.

Per essere un arbusto cespuglioso il nocciolo si sviluppa molto in altezza, se non disciplinato: può arrivare anche ai 5 metri da terra.

Si tratta di un albero che ha una buona resistenza al freddo, non per niente la coltivazione delle nocciole è particolarmente diffusa in Italia del nord, questo permette di effettuare tagli di potatura durante tutta la stagione invernale, salvo zone con inverni particolarmente rigidi.

cespuglio di nocciole

Come potare

Ci sono piante che si possono potare poco, tagliando di rado e solo pochi rami, il nocciolo non è certamente una di queste. La sua esuberanza nello sviluppare un cespuglio fitto di fusti verticali rende necessario un intervento umano che sfoltisca e regoli gli arbusti. Un noccioleto lasciato a sè stesso diventa praticamente improduttivo.

Scopo della potatura

Sull’albero di nocciolo si interviene con diversi obiettivi:

  • Contenere il ricaccio dei polloni. Questa pianta produce una moltitudine di polloni ogni anno: è importante tenerli tagliati per evitare che l’albero investa risorse per svilupparli, sacrificando energie utili alla produzione di frutti.
  • Tenere l’arbusto ordinato. Una chioma o un cespuglio arioso e pulito permettono una semplice raccolta e un buon circolo d’aria tra i rami, il nocciolo tende a produrre molti rami che si vanno a incrociare tra loro, la potatura deve disciplinare selezionando.
  • Svecchiare i rami. I rami troppo legnosi che hanno più di sei o sette anni sono meno produttivi, la potatura del nocciolo ha l’obiettivo di tenere il parco rami giovani, anche come fusti principali.
  • Ridurre l’altezza della pianta. Il nocciolo può raggiungere anche 5 metri di altezza, ma si tratta di un albero dalle radici abbastanza superficiali. In zone ventose o dal terreno molto sciolto conviene regolare l’albero perché non superi i quattro metri.

Potatura di formazione

Dopo aver messo a dimora un astone di nocciolo giovane si può indirizzare alla corretta forma tramite le potature di allevamento. A differenza di altre specie di fruttifere non si necessitano interventi complessi in questa fase. Il primo anno è meglio che la pianta sia libera di crescere senza interventi, da qui per almeno due anni si cerca di tenere ordinato l’albero limitando i rami laterali, che vanno diradati.

Potatura annuale

Sulle piante di almeno quattro anni la potatura ha come primo obiettivo di eliminare rami secchi e polloni dell’anno. Dopo aver fatto pulizia si procede selezionando da tre a cinque fusti principali, sono questi su cui si punta. Devono essere rami di età compresa tra i tre e i cinque anni. Con le successive potature si andrà man mano a rinnovare questi fusti svecchiandoli, evitando di avere tronchi di più di sei anni. Questo massimizza la resa produttiva dell’albero. Oltre a questo bisogna tener regolato l’arbusto nel suo sviluppo in altezza.

Abbruttimento del nocciolo

L’abbruttimento è una tecnica che serve a infoltire la chioma e a stimolare i fiori femminili. Consiste nello spezzare i rami laterali di un anno più vigorosi, si lascia il pezzo di ramo semi staccato. Bisogna farlo tra luglio e agosto, mentre in inverno si taglierà il ramo eliminando la parte spezzata.

Quando si pota il nocciolo

Il periodo giusto per la potatura del nocciolo è quando la pianta si trova in stasi vegetativa, prima quindi che emetta le gemme primaverili. Di conseguenza conviene intervenire durante l’inverno, a partire da novembre fino a febbraio. Anche se il nocciolo è un albero rustico e non teme particolarmente il freddo se si vive in una zona dove l’inverno è rigido si consiglia di evitare i tagli a dicembre e gennaio e aspettare la fine di febbraio per potare.

Alcuni consigli utili

Quando si pota bisogna sempre ricordarsi che si sta praticando alla pianta un intervento paragonabile a quello chirurgico. Per evitare che in seguito al taglio si sviluppino infezioni ci sono alcune attenzioni che è importante avere:

  • Usare attrezzi puliti. Cesoie, segaccio e troncarami devono essere puliti, è utile anche disinfettarli tra una pianta e l’altra per evitare di trasmettere malattie nel frutteto.
  • Praticare un taglio netto e inclinato. Il taglio deve essere pulito, senza inutili lesioni e sfilacciamenti sul ramo, inoltre non deve essere dritto ma idealmente deve avere inclinazione 45 gradi, questo evita il soffermarsi di gocce d’acqua sulla zona tagliata.

La coltivazione del nocciolo

Anche se il nocciolo non è la pianta più diffusa si tratta di un albero da frutto molto interessante, che permette anche una buona fonte di reddito, grazie al grande utilizzo di questa frutta secca nell’industria dolciaria. Scopriamo insieme tanti consigli su come coltivarlo.

L‘importanza dell’attrezzo

L’operazione di potatura è sempre un momento delicato per un albero, usare attrezzature di buona qualità significa produrre tagli netti e limitare i danni ai rami. Bisogna avere cura degli attrezzi da potatura, mantenendoli puliti e affilati.

25 commenti
  1. Dario
    Dario dice:

    Salve come attrezzatura per la potatura è possibile utilizzare anche un potatore o forbice cesoia elettronica? O in alternativa quale strumento è più idoneo tra motosega,seghetto e altri per una coltivazione a cespuglio?

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    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      La forbice da potatura a batteria è ottimo metodo per tagliare con meno fatica. La consiglio assolutamente a prescindere dal tipo di allevamento scelto, certo per via del costo è da valutare solo per chi effettua spesso potature, altrimenti ci si accontenta di una cesoia di qualità e del segaccio per rami più impegnativi. La motosega è da usare solo per interventi occasionali in cui si eliminano branche di grande diametro, raro caso nel potare il noccioleto.

      Rispondi
  2. Linda
    Linda dice:

    Salve,
    Mi è appena stata regalata una piccola piantina di nocciolo contorto e vorrei chiedere alcuni consigli utili per curarlo al meglio, essendo ancora piccolo come pianta. È ancora in vaso ed essendo già inverno sarà necessario aspettare qualche mese per il travaso, ma mi chiedevo se per qualche ragione sia meglio tenerlo in vaso i primi anni, o posso già trapiantarlo in terreno verso la primavera? Inoltre volevo chiedere anche consigli circa l’annaffiamento.
    Grazie mille!

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    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      Secondo me puoi trapiantarlo a inizio primavera. Per quanto riguarda l’irrigazione dipende moltissimo dal clima e dal terreno, comunque appena trapiantato deve ricevere acqua con regolarità, curando però che il suolo non sia mai “fradicio” con ristagni.

      Rispondi
    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      La produzione di nocciole vuote significa che si hanno frutti senza seme. La potatura in questo caso non c’entra. Sulla formazione del seme incide l’irrigazione e anche l’attività di alcuni insetti. In particolare attenzione alle cimici.

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  3. Mauro
    Mauro dice:

    Ho tagliato i miei noccioli a cespuglio alla base per ragioni tecniche costruttive hiedo se germoglieranno nuovamente.
    Grazie

    Rispondi
  4. Andrea
    Andrea dice:

    Ho ereditato un noccioleto a filari di circa un ettaro. È rimasto abbandonato a,se stesso x oltre 15 anni. Il contadino mi suggerisce di segare tutti i cespugli allargati e alti anche più di 5 metri alla base con motosega .. e far rinascere tutto con nuovi germogli da vecchie ceppaie. È corretto secondo voi ??? Oppure cosa mi suggerite per riportarlo in produzione ottimale con contenimento costo di potatira ??

    Rispondi
    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      Buongiorno Andrea, impossibile a dirsi senza vedere, ma mi pare molto drastica la proposta. Io ti consiglio di far vedere il noccioleto a un agronomo o comunque di chiedere un altro parere prima di intervenire in modo tanto radicale.

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  5. Alex
    Alex dice:

    Eliminare i Polloni e pulire la base del tronco in un periodo di vegetazione, può comportare seri rischi per le piante?? Un consiglio

    Rispondi
  6. Vinicio Verona
    Vinicio Verona dice:

    Molto chiaro e interessante.
    Vorrei solo rendere più LEGGIBILE il testo.
    Mi spaventa però la complessità delle norme da rispettare. Per cui non mi impegno più di tanto.

    Rispondi
  7. Tommaso
    Tommaso dice:

    Salve,complimenti per il sito e il lavoro svolto.Mi ritrovo un’albero di Nocciole Giffoni abbandonato a se stesso da più di 12 anni nel giardino di campagna, vorrei metterlo in condizioni di produrre qualche nocciola.Dopo un sfoltita accurata dei frustini accumulatisi negli anni mi chiedo se,essendo un’albero singolo,sia in grado di produrre autonomamente o sia necessario affiancargli ulteriori alberi come impollinatori.Grazie

    Rispondi
    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      ciao Tommaso, tra le varietà di nocciolo solo alcune sono autofertili, le altre necessitano impollinatori. Nel caso del nocciolo Giffoni la pianta singola potrebbe non impollinarsi, dovresti accompagnarla a una varietà impollinatrice, ad esempio la tonda gentile delle Langhe. Se hai noccioli selvatici in zona, possono fare loro.

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  8. Mauro Colomba
    Mauro Colomba dice:

    Buongiorno, qualche anno fa ho acquistato in un negozio una pianta singola di nocciolo e l’ho messa a dimora in giardino (Piemonte 700 mslm) Dopo 4/5 anni la pianta è cresciuta a dismisura e ho capito che dovrò ridimensionata, ma non porta frutti. È dovuto al fatto che è da sola? mi dice un vicino di casa. Grazie

    Rispondi
    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      ciao Mauro, penso proprio che sia così: il nocciolo ha varietà autofertili, che si impollinano da sole, ma altre autosterili, che necessitano di altre piante per essere impollinate e fare frutto.

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  9. Pierluigi
    Pierluigi dice:

    Ciao Matteo, ho diverse piante di noccioli che all’inizio li avevo allevati ad alberello e in seguito a cespuglio come sono adesso. So che bisogna rinnovare le branche troppo vecchie e sostituirle con delle giovani. La mia domanda è questa: i polloni che crescono alla base bisogna lasciarli e toglierli nel periodo di potatura o sfoltirne una parte d’estate e lasciare quelli che potrebbero essere usati in futuro? Grazie

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    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      Secondo me spollonare una volta all’anno nel periodo di potatura va bene, puoi anche decidere di sfoltire durante l’anno.

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  10. Beatrice
    Beatrice dice:

    Ciao. Ho da poco acquistato un terreno dove sono presenti numerosi alberi di nocciolo a mio parere lasciati andare per diversi anni e quindi cresciuti in maniera spropositata. Volevo sapere come é meglio agire per la potatura. Se portare tutta la pianta alla base o farlo gradualmente lasciando qualche ramo ( che ormai hanno raggiunto la lunghezza di 4/5m)o abbassare anche quelli.

    Rispondi
  11. Sergio
    Sergio dice:

    Buongiorno, sono salentino ho piantato due piante di nocciolo da circa 7 anni e non hanno mai fruttificato, può essere che è una zona calda? Preciso che i rami sono pieni di una specie di muschio.

    Rispondi

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