Tra le piante da frutto il ciliegio è una delle più difficili da potare, perché mal sopporta i tagli e se l’operazione viene fatta senza criterio può danneggiare anche gravemente l’albero, in particolare i ciliegi adulti.

Una prima importante accortezza sta nello scegliere il periodo giusto in cui potare, evitando di farlo quando il clima è particolarmente freddo e privilegiando il momento successivo alla raccolta delle ciliegie.

Le operazioni di potatura del ciliegio, come per tutti gli alberi del frutteto, si dividono nella potatura di formazione, che è quella che consente di impostare la forma d’allevamento della pianta, e in potatura annuale dell’albero adulto.

mazzetto di maggio nel ciliegio

In quale periodo potare il ciliegio

le ciliegie su albero adulto potatoCome anticipato il ciliegio è un albero estremamente delicato e non sopporta di subire basse temperature su tagli appena realizzati. Per questo la potatura di produzione annuale deve avvenire post raccolta, preferibilmente entro il mese di settembre. In alternativa si possono valutare interventi anche a fine febbraio o inizio marzo, con l’inverno ormai alle spalle.

La potatura del ciliegio adulto

Per prima cosa quando vogliamo effettuare una potatura dobbiamo imparare a conoscere i diversi tipi di ramo, e sapere tra questi quali saranno i rami fruttiferi. In base a questo potremo poi decidere dove fare i giusti tagli. La prima informazione importante è che il ciliegio fa parte della famiglia delle drupacee, a cui facciamo riferimento per capire quali rami aspettarci.

Succhioni e polloni

I rami più semplici da identificare e da potare sono polloni e succhioni, chi ha esperienza anche con altre piante già conoscerà queste formazioni legnose. I polloni sono getti basali che nascono quindi ai piedi del ciliegio, i succhioni sono rami a portamento verticale interni alla chioma.

Questi rami sono da eliminare, operazione chiamata potatura verde, che possiamo effettuare in ogni momento, appena si manifestano. Si tratta di parti di pianta che sottraggono inutilmente risorse alla produzione.

Conviene cominciare ogni potatura togliendo i succhioni, iniziando quindi a liberare la chioma. Ne approfittiamo anche per tagliare eventuali rami secchi o malati.

Rami fruttiferi

Dopo aver fatto la prima pulizia il discorso si complica un poco, perché iniziamo a rivolger l’attenzione verso i rami responsabili della produzione di ciliegie, sbagliando i tagli si andrà quindi a ridurre il raccolto. Scopriamo innanzi tutto i tre tipi di ramo produttivo del ciliegio.

  • Rami misti. Il principale tipo di ramo su cui troveremo frutto è il ramo misto, che si caratterizza per una buona lunghezza, una gemma all’apice a legno e lungo il rametto gemme miste (alcune a legno, alcune a fiore).
  • Mazzetti di maggio. Un altro dei rami fioriferi che troviamo sul ciliegio è il mazzetto di maggio, che abbiamo già conosciuto parlando della potatura del susino. Questa formazione è semplice da riconoscere: si tratta di un dardo cortissimo e pieno di gemme disposte a grappolo. Tra queste l’apicale è una gemma a legno, tutto intorno ci sono gemme a fiore che saranno poi responsabili appunto della fruttificazione.
  • Brindilli. Il brindillo o spur, è un ramo lungo e sottile, caratterizzato da una gemma apicale mista e da gemme a legno lungo il ramo.

Potando dobbiamo riconoscere i rami fruttiferi dell’anno scorso, che hanno esaurito la loro funzione e possiamo toglierli. I tagli di ritorno sono utili a rinnovare, stimolando l’emissione di mazzetti di maggio.

I rami misti conviene non potarli, lasciando che possano produrre al meglio.

ciliegio potato che fiorisce

La potatura di formazione

Per sapere come potare il ciliegio nei sui primi anni dopo averlo piantato bisogna in primo luogo stabilire la forma di allevamento.

Il vaso è in assoluto la forma più diffusa, in contesti di piante in giardino o piccoli frutteti misti è certamente consigliato. Il ciliegio a vaso si compone di un tronco centrale da cui intorno ai 60/80 cm dipartono le tre o quattro branche principali.

Nei frutteti professionali invece si propende spesso per la forma bidimensionale della palmetta, forzando le branche lungo il pilare su quattro o cinque palchi.

L’albero di ciliegie e la sua coltivazione

Il ciliegio è una pianta maestosa, robusta e longeva, ma che richiede cure e attenzioni perché resti in salute e ben produttiva. Facile alla gommosi e poco incline alle potature, possiamo comunque gestirla con successo anche in agricoltura biologica. Su Frutteto Biologico andremo a dare alcuni suggerimenti utili per piantare e coltivare questo albero.

La lama giusta

Per potare un ciliegio servono gli attrezzi giusti, un taglio fatto bene è essenziale per salvaguardare l’albero da problemi e complicazioni. A questo proposito vale la pena informarsi su come scegliere le forbici da potatura. Importante anche disinfettare le lame passando a lavorare da una pianta all’altra, altrimenti le cesoie possono diventare vettori di malattie all’interno del frutteto.

2 commenti
  1. Maria Proietti
    Maria Proietti dice:

    Vorrei sapere quando bisogna effettuare dei tagli con accetta sul tronco del ciliegio. Quanto detto è per stimolare la produzione dei frutti. Ero bambina ed un anziano amico di famiglia specializzato in agraria ci consigli{ò questa tecnica su un albero che non produceva ciliegie. Dopo i tagli il ciliegio produsse negli avvenire abbondanti ciliege. Ora ho ciliegio di 20 anni che non fruttifica. Quando devo fare i tagli? In che periodo dell’anno?

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    • Matteo Cereda
      Matteo Cereda dice:

      Sinceramente non mi pare una buona idea tagliare la corteccia di una pianta sana, in particolare il ciliegio è particolarmente sensibile. Sarei curioso di sapere qualcosa in più su questa tecnica, se ti capitasse di incontrare nuovamente la persona… Detta in questo modo non trovo spiegazione.

      Rispondi

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